Amazon rilascia il primo Trasparency Report

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Sulla scia di altre compagnie che operano nel settore tecnologico e sono presenti nella Fortune 500, Amazon ha rilasciato pubblicamente il primo Trasparency Report, una relazione in cui è presente il numero esatto di richieste di dati ricevute dal governo.

Dal 1 Gennaio al 31 Maggio di quest'anno, il gigante degli e-commerce ha registrato 813 richieste, ma ha risposto solo a 542 di queste. Dei 25 mandati, ha risposto pienamente solo a 13 di loro e non ha dato alcuna risposta a quattro. L'azienda afferma inoltre che ha ricevuto tra zero e 249 richieste di sicurezza.
Pur conoscendo le legittime esigenze delle forze dell'ordine per investigare su attività criminali e terroristiche, e favorevoli a cooperare allo svolgimento di tali indagini, siamo contrari a una normativa che impone o vieta le tecnologie di protezione o crittografia che avrebbe l'effetto di indebolire la sicurezza dei prodotti, sistemi o servizi per i nostri clienti” afferma Stephen Schmidt, responsabile della sicurezza di per Amazon Web Services sul blog ufficiale.
Amazon, ricordiamo, non è tenuta per legge a rilasciare queste informazioni, ma si è alleata con Google, Twitter, Yahoo e Snapchat