Anche Google e Facebook contro le norme di Trump sui transgender

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Google, Facebook, Microsoft ed un un numero crescente di aziende del settore tecnologico, si sono nuovamente scagliate contro la decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di eliminare qualsiasi tipo di protezione per gli studenti transgender nelle scuole pubbliche americana.

Dopo Apple, che nella giornata di ieri ha bocciato la decisione della nuova amministrazione, oggi è toccato a Google e Facebook.
Il motore di ricerca, in una dichiarazione rilasciata a TechCrunch, ha affermato che come fatto già in precedenza, continuerà a difendere tutte quelle politiche volte a fornire parità di diritti e trattamento per tutti, e si è detto “profondamente preoccupato per questa inversione di tendenza”.
Dello stesso avviso anche Facebook, che si definisce “un forte sostenitore dell’uguaglianza. Garantiamo la parità per tutti, compresi gli studenti transgender, e continueremo a farlo”. Anche aziende come Salesforce, Microsoft ed Intel, su Twitter, stanno lanciando delle campagne utilizzando l’hashtag #ProtectTransKids.
Per Trump si prospetta l’ennesimo scontro con la Silicon Valley.