Assistenti virtuali: interazioni al 20% entro il 2019

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Gli assistenti virtuali sono in continua evoluzione. Nel corso dell’ultimo anno, abbiamo assistito a dei miglioramenti importanti da questo fronte, che sono coincisi anche con un maggiore utilizzo di questi assistenti, che è destinato ad aumentare nel giro di tre anni.

Secondo quanto riferito da una ricerca diffusa dalla società Gartner, entro il 2019 il 20% delle interazioni degli utenti con i loro smartphone saranno effettuate tramite assistenti personali virtuali. Questo dato è stato rilevato basandosi sul comportamento di un campione di 3.000 utenti nei tre principali mercati (USA, Regno Unito e Cina).
L’indagine rivela che, in media, oltre il 37% degli intervistati nel Regno Unito e Stati Uniti ha utilizzato un assistente virtuale almeno una volta al giorno. Google Now e Siri sono risultati i più usati, con il primo che ha ottenuto una percentuale del 44,5% ed il secondo il 54%. In Cina il trend sembra essere ancora più veloce, grazie all’influenza massiccia delle applicazioni di messaggistica istantanea.
La direttrice della ricerca, Annette Zimmermann, afferma che “le interazioni si intensificheranno grazie alla crescente popolarità degli assistenti virtuali tra gli utenti smartphone e le conversazioni tenute con i dispositivi intelligenti. Ci aspettiamo che le intelligenze artificiali, machine learning e VPA diventino uno dei principali campi di battaglia strategici nel 2017”.
La società ricorda inoltre che i comandi vocali non rappresentano l’unico modo per interagire con gli assistenti vocali, e cita Facebook Messenger come uno strumento che consente agli utenti di interagire con imprese, fare acquisti ed ordinare auto attraverso dei semplici messaggi.
Gartner afferma che entro il 2020 a livello mondiale saranno attivati 7 miliardi di dispositivi, tra cui 1,3 miliardi di indossabili e 5,7 miliardi di IoT.