Finge di essere il genero di Trump e trolla lo staff della Casa Bianca

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Una persona che si autodescrive "un prankster delle email" è riuscito ad ingannare alcuni membri dello staff della Casa Bianca fingendosi il genero di Trump, Jared Kushner. I membri dello staff, che erano incaricati della cyber security, avrebbero fornito in questo modo alcuni indirizzi email privati, senza preoccuparsi di effettuare alcun controllo.

"Tom, stiamo organizzando un piccolo party verso la fine di Agosto", ha scritto il millantatore a Tom Bossert, Homeland Security Adviser della Casa Bianca. "Sarebbe grandioso se ce la facessi, ti prometto del cibo decente almeno quanto quello che mangiavamo in iraq (sic). Sarà una serata grandiosa".

La risposta non si è fatta attendere, nonostante il buontempone stesse scrivendo da un comunissimo account di outlook: "Grazie, Jared. Con una promessa del genere non posso rifiutare. Inoltre, questo è il mio indirizzo email personale".

Insomma, una delle persone incaricate della sicurezza della massima carica dello Stato non si è fatto troppi problemi a dare la propria email privata (e non criptata), esponendo se stesso e tutta la Casa Bianca.

Sebbene Tom Bossert non abbia voluto commentare la vicenda ai cronisti della CNN, lo staff della Casa Bianca ha fatto sapere di prendere atti del genere molto seriamente e che saranno presi provvedimenti.

La vicenda, per gli esperti di cybersecurity contattati dalla CNN, dimostra ancora una volta quanto sia vulnerabile la sicurezza del Paese anche ai livelli più alti. "Questo prova quanto i funzionari del Governo siano inclini a cadere nel phishing", ha commentato infatti Adam Malone, ex agente dell'FBI esperto di cyber security.

A cadere nei tranelli del troll non sarebbe stato solo Bossert, ma anche l'ex Direttore della comunicazione Anthony Scaramucci (fresco di licenziamento). In quel caso il millantatore si è prima finto l'ex capo dello Staff della Casa Bianca Reince Priebus (pure lui licenziato) e, in un secondo momento, si è invece spacciato per l'ambasciatore americano in Russia John Huntsman.

É andata meglio al figlio del Presidente Eric Trump, in quel caso i finto mittente sarebbe stato il fratello maggiore Donald Trump Jr, ma la risposta è stata lapidaria: "Ho inviato questa email alle autorità, si prenderanno cura del caso".