Forrester Research: Windows 8 non diventerà uno standard in ufficio

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Il nuovo sistema operativo di Microsoft, Windows 8, avrà una diffusione non sufficiente a far si che diventi uno standard nelle aziende: a prevedere l’insuccesso del successore di Seven in ambito business è stata la società di ricerca Forrester Research. Secondo quest’ultima, infatti, Windows 8 è destinato ad essere installato su meno della metà dei computer aziendali, non riuscendo nemmeno a superare Windows 7; le valutazioni alla base della previsione sono basate sulla constatazione del fatto che la maggioranza delle società è passata direttamente da XP a Windows 7, saltando i passaggi intermedi, e la stessa cosa, afferma Forrester Research, avverrà con il prossimo ciclo di rinnovamento; l’informazione in questione è proveniente da un sondaggio condotto nel corso del terzo trimestre dello scorso anno, su piccole e medie aziende europee e statunitensi. Windows 7 era installato su quasi il 50% del PC, mentre Windows XP deteneva una quota del 38%: gli intervistati avevano previsto di ampliare la base installata di Seven al 60% per centro dei loro pc entro un anno; la migrazione all’ultimo OS di Redmond è contemplata invece solo dal 26% del campione preso in esame.

David Johnson, analista di Forrester, afferma che i fattori che maggiormente stanno condizionando l'interesse delle imprese verso Windows 8 sono molti, tra cui si trova la convinzione, abbastanza generalizzata, che l'ultimo arrivato della famiglia dei sistemi operativo di Microsoft non offra un miglioramento significativo rispetto al suo predecessore, il quale ha dimostrato di essere stabile e solido; altra preoccupazione di molti reparti IT è l'interfaccia utente, e il tempo che potrebbe essere necessario ai dipendenti per abituarsi. L'analista, per chiudere, puntualizza che la migrazione da XP deve essere accelerata, in vista dell'interruzione del supporto da parte di Redmond.