Gli scienziati chiedono all'Europa di riconsiderare la missione "Armageddon"

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La comunità scientifica vorrebbe che L'Europa riconsiderasse la missione in stile Armageddon per deviare potenziali asteroidi distruttivi diretti contro la terra. Si parla del piano chiamato Asteroid Impact & Deflection Assessment (AIDA) che deve essere testato per poterne verificare l'efficacia.

AIDA è una collaborazione tra la NASA e l'ESA, che rispettivamente devono eseguire la missione DART, Double Asteroid Redirection Test e la missione AIM, Asteroid Impact Mission. Unendo queste due missioni i costi vengono ridotti, permettendo di ottenere più risultati scientifici.

Nello specifico l'obiettivo è un sistema di asteroidi binario Didymos A, che misura circa 800 metri di diametro, e Didymos B, largo 160 metri, separati da poco più di 1 chilometro, con Didymos B che ruota attorno a Didymos A in meno di 12 ore. Quel che si vuole fare è far collidere veicoli spaziali su Didymos B e calcolare di quanto viene spostata la sua traiettoria ad ogni scontro.

Andrew Cheng del Johns Hopkins University's Applied Physics Laboratory ha dichiarato all'European Planetary Science Congress a Riga che "questo tipo di disastri possono diventare una catastrofe tremenda". Lo scienziato fa parte del progetto Double Asteroid Redirection Test (DART) che è stato approvato in America ma che ancora attende conferma.

Il problema principale della missione è il budget da 250 milioni di euro che ha fatto sì che venisse rifiutata lo scorso dicembre dall'Europa. Nel recente meeting è stata proposta una modifica alla missione Asteroid Impact Mission (AIM) per abbassarne il costo a 210 milioni di euro. Se verrà approvata, verrà eseguita nel 2022 quando il sistema binario Didymos sarà più vicino alla terra.