Google Chrome si ispirerà a Opera Mini per la compressione dei dati

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Tra le novità più interessanti del browser Opera Mini, browser approdato sul mercato nel 2005, c’è sicuramente la possibilità di effettuare la compressione delle pagine web, così da ridurre in alcuni casi in modo considerevole il consumo dei dati, soprattutto per chi non ha a disposizione una connessione che offra traffico illimitato. La novità introdotta da Opera sarebbe fonte d’ispirazione per Google, e potrebbe essere rielaborata per l’utilizzo su Chrome per il sistema operativo Android. Il principio su cui si basa la tecnologia è alquanto semplice: digitato l’URL, la richiesta viene inviata ad un server dedicato che provvede all’eliminazione dei dati superflui, restituendo poi il sito con un peso inferiore, con i benefici del caso.

Anche se oggi la compressione potrebbe non più essere essenziale come negli anni scorsi, dal momento che quasi tutti gli operatori offrono un considerevole traffico mensile, Google, a distanza di ben 8 anni sembra stia seriamente valutando tale possibiltà; François Beaufort, un noto sviluppatore, avrebbe infatti notato che nell'ultima nightly build di Chromium sarebbe presente il supporto a un nuovo servizio di compressione, che da Mountain View, direttamente nel codice sorgente, commentano in questo modo: "Reduce data consumption by loading web pages via Google proxy servers". La dichiarazione non necessita di molta fantasia per carpirne il significato, e quindi il colosso di Mountain View sembra essere intenzionato a prendere spunto da Opera Mini per le future versioni del proprio software di navigazione. Al momento non si conoscono dettagli in merito, né quando tale feature potrebbe approdare sul Play Store, anche se in molti pensano ad un annuncio nel corso del prossimo Google I/O.