Google difende i suoi sforzi anti-pirateria su YouTube

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La dura presa di posizione di Trent Reznor, e buona parte dell'industria musicale, contro YouTube hanno avuto una risonanza mediatica superiore a qualsiasi aspettativa. Lo storico manager di Marylin Manson, infatti, insieme ad altri esponenti del settore, si è scagliato contro la politica di YouTube in materia di pirateria.

Google, però, ha deciso di rispondere per le righe ed infatti ha pubblicato un rapporto aggiornato in cui fornisce nel dettaglio tutti i suoi sforzi messi in atto per combattere questo fenomeno. Il motore di ricerca si dice fermamente convinto del fatto che il Content ID System, che può rivendicare automaticamente il materiale protetto da copyright per la concessione di licenze o takedown, faccia miracoli in materia di diritti d'autore. Grazie a questa tecnologia, infatti, YouTube ha pagato oltre 2 miliardi di Dollari ai proprietari di copyright, e viene utilizzato in circa il 98% delle azioni legali relative al diritto d'autore, mentre il restante 2% si riduce a comunicazioni formali per la rimozione del copyright.
Google aggiunge anche che il suo sistema di avviso si prende cura di milioni di collegamenti web al giorno, e che nella lista nera sono presenti oltre 91.000 siti pirata che hanno utilizzato gli annunci. La società inoltre afferma che anche servizi come Spotify, che prevede la riproduzione di milioni di canzoni gratuitamente, hanno scoraggiato il fenomeno della pirateria musicale.