Google mette nella black list migliaia di siti web cinesi?

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I rapporti tra Cina ed America non sono certo idilliaci, e tutto ciò ricade anche sulle varie aziende tecnologiche a stelle e strisce. Se tra queste poi c'è anche Google, ovvero un colosso mondiale che muove centinaia di miliardi di Dollari ed attraverso cui passano i dati di mezzo mondo, la questione diventa ancora più seria. Il motore di ricerca nella giornata di oggi, infatti, ha annunciato che non prenderà più in considerazione i certificati di sicuezza pubblicati dal Cina Internet Network Information Center, ed infatti inserirà nella black list miglia di siti web cinesi. 

Alla base di tutto ci sarebbe MCS Holdings, che secondo Ars Technica avrebbe emesso dei certificati che consentirebbero ai malviventi di tenere traccia delle attività private degli utenti on-line. La società di Larry Page, tuttavia, continua a credere che MCS non abbia agito maliziosamente, ma ha comunque deciso di prendere quella che è comunque una misura pesante che avrà un impatto importante su molti siti, infatti molte pagine che inizieranno con e termineranno con .cn avranno degli avvisi di sicurezza. Chrome, infatti, non riterrà più affidabili tali certificati e per questo farà da filtro prima di permettere alle persone di potervi accedere.
Il Wall Street Journal riferisce che l'agenzia cinese ha affermato che si tratta di una decisione “difficile da comprendere”. Google però non ha ancora diffuso alcuna lista contenente i siti web interessati.