Google usa il deep learning per ordinare il Play Store?

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La sicurezza è da sempre il tallone d’Achille di Android, a causa della natura aperta del sistema operativo. Tuttavia, negli ultimi anni la società di Mountain View ha fatto dei passi in avanti per garantire ai propri utenti una maggiore sicurezza in termini di applicazioni, ma anche malware ed exploit.

Oggi giunge notizia che la società starebbe utilizzando il deep learning per individuare le app infette ed eliminarle prima che gli utenti le installino.

L’azienda ha descritto nel dettaglio il funzionamento di tale tecnica. Se, ad esempio, si tenta di scaricare una calcolatrice e questa chiede l’accesso al microfono, la posizione o la rubrica telefonica, automaticamente viene inviata al sistema di Google una segnalazione che viene poi analizzata dagli ingegneri.

L’apprendimento automatico può essere un buon modo per “ripulire” il Play Store dalle applicazioni dannose, che diventano sempre più un problema per il motore di ricerca ed il proprio sistema operativo mobile.