I provider europei sono pronti a bloccare le pubblicità di Google sugli smartphone

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La pubblicità può essere oramai considerata un male necessario, perché spesso ci permette di sfruttare gratuitamente servizi che altrimenti sarebbero a pagamento. Alcune aziende, tuttavia, sono diventate famose per permettere agli utenti di sbarazzarsi degli ads che troviamo in rete.

Noi utenti europei potremmo trovare presto un nuovo improbabile alleato nella "lotta" contro la noiosa pubblicità, che appare mentre usiamo i nostri browser. Un rapporto del Financial Times ha osservato, infatti, che alcuni operatori sono pronti a bloccare gli annunci di Google, Microsoft e Yahoo, che appaiono sul vostro smartphone. Secondo il giornale, un provider anonimo ha già installato il software di blocco degli annunci nei suoi data center, con l'intenzione di renderlo funzionante prima della fine dell'anno. Altri fornitori hanno annunciato di essere pronti a fare lo stesso. Il software di blocco è sviluppato da una società israeliana denominata Shine, che ha ricevuti importanti investimenti da parte di Li Ka Shing, proprietario del colosso delle telecomunicazioni Hutchison Whampoa. L’obiettivo degli operatori è piuttosto evidente: bloccare le pubblicità per costringere le aziende come Google e Microsoft, a condividere parte delle entrate che provengono dagli annunci. È un gioco pericoloso, soprattutto perché danneggerebbe la nozione stessa di neutralità della rete, che assicura che tutto il traffico sia trattato allo stesso modo, in tutte le circostanze. Google è ovviamente contro l'idea, intimando che la mancanza di introiti pubblicitari, potrebbe influenzare lo sviluppo delle sue applicazioni gratuite e dei servizi web. Tuttavia proprio Google, Amazon e Microsoft potrebbero aver creato un precedente importante, quando hanno pagato Adblock Plus per non vedere bloccati alcuni dei loro siti.