Il CEO di WhatsApp all’attacco di Twitter e Facebook

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In occasione di un’intervista concessa ai microfoni di Dive Into Mobile, il CEO di WhatsApp ha parlato relativamente alle ultime vicende relative ad una possibile acquisizione da parte di Google, successivamente smentita. Jan Koum ha affermato che sono tutt’altro che intenzionati a lasciarsi comprare e, anzi, attacca la concorrenza, fornendo una serie di cifre decisamente importanti e fuori dal comune: il CEO ha confermato che fino ad oggi, la base d’installato della popolarissima app di messaggistica supera quella di Twitter, grazie a circa 200 milioni di utenti mensili, e i server del servizio sono arrivati ad elaborare circa 19 miliardi di messaggi al giorno che, se confrontati con i 10 miliardi di Facebook, mostrano una differenza decisamente a favore di WhatsApp.

Altro dato sottolineato da Koum riguarda la pubbicità: WhatsApp ha da sempre preferito far versare una quota di abbonamento annuale piuttosto che affidarsi alla classica pubblicità, model di business tutt'altro che condiviso da Koum: "Siamo così bombardati dalla pubblicità nella nostra vita quotidiana che non ce la sentiamo di inserirla anche nella nostra applicazione. Ci immaginiamo spesso la scena mentre stiamo chattando con i nostri cari ed essere intterroti da un annuncio nel bel mezzo della conversazione, non è nel nostro stile". Nonostante il passaggio da servizio completamente gratuito(esclusa la connettività necessaria) ad un metodo di pagamento, il CEO della società dichiara che non è stato registrato alcun calo di utenti, nonostante neanche lui sia in grado di quantificare con precisione gli utilizzatori del servizio. WhatsApp, nonostante faccia registrare cifre decisamente importanti, sembra avere un unico obiettivo: rimanere indipendente e lontano da possibili acquisizioni.