Il libro sul futuro della tecnologia scritto da Eric Schmidt sarà pubblicato ad aprile 2013

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Il trattato sul futuro scritto da Eric Schmid arriverà tra qualche mese sugli scaffali. Alfred A. Knopf ha riferito quest'oggi che il libro del presidente esecutivo di Google e del suo co-autore, il direttore di Google Ideas Jare Cohen, sarà pubblicato il 23 aprile 2013. Il testo, che aspira a mostrare ai lettori il modo in cui la tecnologia cambierà il futuro, s'intitola "La nuova era digitale: Rimodellare il futuro dei popoli, delle nazioni e delle imprese". Il comunicato stampa diramato per l'annuncio è scarno di dettagli, ma sostiene che il libro tratterà argomenti anche alquanto complessi, come il cambiamento che apporterà la tecnologia nel rapporto tra Stato e cittadini, le minacce alla privacy e alla sicurezza e l'evoluzione e i problemi di aziende come Google, che raggiungeranno livelli senza precedenti.

Come già detto, Schmidt ha scritto il libro con Jare Cohen, un ex funzionario del Dipartimento di Stato sotto Bush e Obama che ha fondato Google Ideas, un progetto che cerca di usare la tecnologia per risolvere problemi globali ormai radicati, come l'estremismo violento, la criminalità organizzata e gli Stati deboli. Sonny Mehta, presidente e direttore responsabile della Knopf, ha detto:"Schmidt e Cohen hanno scritto un testo chiaro e illuminante, fondamentale per capire il nostro futuro. Si tratta di una rappresentazione affascinante di ciò che potrebbe accadere e su ciò che accadrà". Il libro verrà pubblicato in edizione cartacea, digitale e in versione audiobook. "La Nuova Era Digitale" richiama alla mente il libro del 1995 di Bill Gates, "The Road Ahead", in cui il fondatore di Microsoft si sforzò di fare delle previsioni future sui cambiamenti che sarebbero stati operati dalla rivoluzione del personal computing in atto in quegli anni. E come in quell'occasione, prevedere tali scenari futuri potrebbe rivelarsi molto difficile. Nel 2010 infatti, The Atlantic effettuò un riesame di quel testo e scoprì che Gates sbagliò la maggior parte delle sue previsioni.