Il riconoscimento facciale abbraccia l’advertising offline

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Il Web ci ha abituati ai suggerimenti pubblicitari mirati, basati sulle informazioni che lasciamo sulla strada di internet durante il nostro cammino online. Strumenti come cookie o dati disponibili sui social network, consentono alle aziende di comprendere le nostre abitudini e i nostri gusti, fornendoci pubblicità coerenti ad esse; nella vita reale, o restando nel gergo informatico, offline, la situazione è diversa, almeno per il momento: alcuni ricercatori stanno studiando una modalità per integrare i sistemi di riconoscimento facciale con la pubblicità nel mondo reale. Presso il Machine Vision Lab dell’Università di Bristol si stanno sperimentando alcune tecnologie in grado di raccogliere alcune informazioni dai volti dei passanti per poi fornire loro contenuti pubblicitari adatti.; il sistema, riconoscendo ad esempio un teenager, potrebbe mostrare uno spot di un locale notturno o di un indumento adatto ai più giovani, mentre individuando un adulto i contenuti visualizzati potrebbero sensibilmente mutare.

 Stesso discorso per quanto riguarda il sesso, mostrando alcune pubblicità soltanto alle donne e altre agli uomini. La computer vision potrebbe presto diventare una nuova potente arma nelle mani delle società di advertising, consentendo un profiling e un data mining anche nella vita disconnessa. I ricercatori dichiarano che la privacy delle persone non verrà intaccata, dal momento che le immagini dei cittadino verranno trattate come semplici metadati... almeno questo è ciò che dichiarano i ricercatori. Verrà davvero rispettata la nostra privacy?