Il vertice di Google: "spaventarsi per le intelligenze artificiali è stupido".

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John Giannandrea (sì, è il suo vero nome) ce l'ha con chi parla di possibili scenari distopici creati dalle super intelligenze artificiali del futuro. Una risposta dovuta, visto i moniti agghiaccianti lanciati da Elon Musk e perfino Vladimir Putin.

L'altro ieri, sul palco della Disruptive Conference di TechCrunch è stato il turno del vertice del reparto AI di Google, John Giannandrea. TechCrunch da un po' di tempo ha iniziato ad organizzare in giro per il mondo alcuni eventi dedicati all'attualità del mondo del tech. L'edizione di San Francisco si è appena conclusa, e potete trovare la maggior parte dei panel a questo link. Ora tocca a quella di Berlino, prevista per il prossimo 4-5 Dicembre.

Nel corso del panel dedicato alle intelligenze artificiali, John Giannandrea ha parlato a lungo dei possibili risvolti di queste tecnologie, assieme a Sebastian Thrun, John Mannes e Jenny Lee. Ovviamente la discussione è inevitabilmente andata a parare su dichiarazioni come quelle di Elon Musk –che parla di una terza guerra mondiale verosimilmente scatenata dalla lotta per la supremazia nel campo AI– e, in genere, di chi pensa sia possibile che si crei una Super AI tanto sofisticata da sfuggire al controllo dell'uomo. Giannandrea non ci è andato leggero: "C'è un sacco di attenzione non comprensibile nei confronti delle AI, e questo inevitabilmente porta alle storielle del 'qualcuno costruirà una intelligenza superiore a quella dell'uomo e ci saranno problemi etici'", ha detto stando Bloomberg.com. "Personalmente? Non sono assolutamente preoccupato da una improbabile apocalisse creata dalle AI. Parlate con gli scienziati che le stanno sviluppando e vi diranno che le AI attuali sono molto più stupide di quanto pensiate. Non si avvicinano nemmeno all'intelligenza di un bambino di 4 anni".

Insomma, se siete tra quelli che ad ogni nuova notizia su IA e machine learning sentono l'urgenza di gridare –più o meno ironicamente– a Skynet, annunciando chi sa quale futuro distopico, John Giannandrea ce l'ha anche con voi.