Inefficienti? Il nuovo chip software dell'MIT non conosce questa parola

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Preferireste un cellulare mangiabatteria ma in grado di decodificare centinaia di codec video o un chip on-board iper-efficiente ma che elabora solo H.264? Queste sono le decisioni difficili che giornalmente i progettisti mobile hanno da fare, ma forse non ancora per molto. La divisione Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory del MIT ha sviluppato una piccola soluzione che potrebbe porre fine all'era dei device inefficienti.

Myron King e Nirav Dave hanno esteso il BlueSpec dell'Arvind software, così gli ingegneri potrenno prevedere gli esiti dei vari test di cui hanno bisogno e decidere di conseguenza sulla progettazione più efficiente, stampando gli schemi hardware in Verilog e software in C++. Se questo sistema di previsione dei risultati venisse adottato globalmente, potremmo non aver mai più bisogno di ricaricare giornalmente i nostri device. Bene, se ne sentiva il bisogno, la gente dell'MIT non si smentisce mai, regalandoci sempre nuove sorprese ed un passo avanti verso il futuro.

Inefficienti? Il nuovo chip software dell'MIT non conosce questa parola