Instagram: parte la guerra alle fabbriche di like e gli eccessi di hashtag

di

Stretta di Instagram sulle così dette fabbriche di like, ed i finti influencer, ovvero quel gruppo di utenti che, al fine di aumentare la loro fama sul social network per strappare contratti alle aziende, acquistano pacchetti di Like o Reactions, oltre che commenti e follower sulla piattaforma.

La notizia è stata riportata in anteprima da The Next Web, secondo cui nelle ultime due settimane la piattaforma di Mark Zuckerberg avrebbe chiuso diversi siti che vendevano pacchetti di Reazioni, tra cui i famosi Instagress, InstaPlus e PeerBoost, che erano noti anche al grande pubblico.

Questi utilizzavano dei bot che, a seconda del pacchetto acquistato, garantivano un certo numero di "Mi Piace” alle fotografie o commenti generici e falsi, il tutto per aumentare la portata di una determinata immagine. L’utilizzo era massiccio tra i così detti “finti fashion blogger”, che mettevano in atto la suddetta procedura con la speranza di strappare qualche contratto ad aziende di moda.

Instagram, sempre secondo The Next Web, starebbe anche modificando l’algoritmo che fa visualizzare i post nel News Feed, nascondendo tutti quelli che contengono una massiccia quantità di hashtag.