Insulti Bebe Vio su Facebook: tre gruppi Facebook sotto la lente della procura

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Qualche giorno fa abbiamo riportato su queste pagine degli insulti rivolti alla campionessa paraolimpica Bebe Voi su Facebook e della denuncia presentata dal Codacons.

Secondo quanto riportato oggi da alcuni giornali, la Procura di Venezia avrebbe messo nel mirino altri due gruppi presenti sul social network di Mark Zuckerberg, oltre ad un’altra pagina in cui venivano invitati gli utenti a stuprare la Vio.
Il procuratore, Adelichi D’Ippolito, ha annunciato che è in corso un’estensione degli accertamenti da parte della Polizia Postale sui contenuti dei gruppi, ma anche sui fondatori e gli utenti che hanno messo il like ai post in cui veniva inneggiata la violenza contro la medaglia d’oro di scherma a Rio de Janeiro.
Uno dei capi d’accusa potrebbe essere minacce ed associazione a delinquere. Il caso era venuto a galla dopo la denuncia presentata dal Codacons, che attraverso un avvocato aveva chiesto alla Procura di utilizzare tutti gli strumenti necessari per fare chiarezza sulla vicenda ed incriminare i colpevoli.