Intel rinvia nuovamente i processori "Cannonlake". Nel 2016 avremo ancora CPU a 14 nanometri

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Intel ha guidato il mercato dei processori desktop durante l'ultimo decennio, proponendo chipset di grande qualità. Purtroppo questo dominio, unito anche alla mancanza di un vero rivale, ha rallentato però l’avvento di nuove tecnologie e di SoC realmente innovativi.

La conferma di questo trend è giunta negli ultimi giorni, con Intel che ha nuovamente posticipato l’avvento dei processori "Cannonlake". Le CPU a 10 nanometri, originariamente previste per il 2016, furono poi posticipate al 2017, per essere poi, nei giorni scorsi, rimandate a data da destinarsi. Il prossimo anno quindi, invece degli attuali processori Intel della piattaforma Skylake, avremo i nuovi SoC a 14 nanometri Kaby Lake. Conosciamo poco di tale piattaforma: i processori dovrebbero presentarsi nelle fasce classiche dual e quad-core, essere retrocompatibili con l’attuale socket LGA1151 ed avere un TDP tra i 4,5 e i 91 watt. In qualsiasi modo la si voglia vedere, il nuovo rinvio di Cannonlake è una sconfitta per tutto il settore, che da troppo tempo non compie un vero balzo in avanti prestazionale. Basta infatti vedere come i processori SandyBridge, usciti oramai nei lontano 2011, possano ancora tenere ampiamente testa alla potenza delle CPU attuali.