Jony Ive, Tim Cook ed altri dirigenti parlano del 3D Touch

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Terminato il keynote di ieri sera, Jony Ive, Tim Cook ed altri dirigenti della società di Cupertino si sono concessi ai giornalisti presenti a San Francisco per discutere delle novità incluse nei nuovi iPhone 6s ed iPhone 6s Plus, tra cui spicca chiaramente il display 3D Touch.

Il responsabile dell'industrial design di Apple, Jony Ive, ha affermato che il 3D Touch è un qualcosa su cui la Mela “stava lavorando da tempo, per la precisione da più anni”, ed è stato creato per risolvere un problema che, seppur minore, ha colpito tutti gli utenti di iPhone.
Phil Schiller ha spiegato che il 3D Touch è probabilmente una delle cose più complesse mai create da Apple. Schiller ha spiegato che non la complessità non è data solo dalla progettazione, ma anche dal fatto che i vari ingegneri hanno dovuto garantire un'utilità a questa feature, per la precisione un'utilità a lungo tempo, in modo tale che il tutto non svanisca dopo un mese, il che si sarebbe tradotto in un enorme spreco di talento ingegneristico.
Craig Federighi invece si è soffermato sul processo di progettazione di una caratteristica. I progetti non hanno una data d'inizio e di fine: “siamo partiti dall'idea che, su un dispositivo così sottile, c'era bisogno di rilevare la forza del tocco. E' quasi come leggere la mente delle persone. Abbiamo dovuto affrontare molti ostacoli tecnici. Ad esempio, il sensore deve essere in grado di annullare la gravità attraverso l'accelerometro. Il pollice viene letto in modo diverso dal sensore rispetto a qualsiasi altro dito. Questa differenza è importante per capire come interpretare la forza. E stiamo facendo in modo che il sensore, attraverso un contatto, sia in grado di capire la natura dell'interazione. Quindi abbiamo dovuto sviluppare anche degli algoritmi oltre all'hardware. E se tutte queste componenti non girano come dovrebbero, niente di tutto ciò funziona”.
Bloomberg pone anche l'accento sul rapporto che c'è tra Jony Ive e Tim Cook, definito “di reciproca ammirazione”.