La Corte Europea da ragione a Google: non deve rimuovere dati sensibili dai risultati di ricerca

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Una nuova direttiva, pubblicata questa mattina dall'avvocato generale della Corte di Giustizia Europea, ha stabilito che Google deve non deve necessariamente rimuovere le informazioni sensibili dai risultatati di ricerca. In una dichiarazione rilasciata questa mattina, il consigliere Niilo Jääskinen ha affermato che nonostante il colosso dei motori di ricerca non ha bisogno di eliminare informazioni sensibili in quanto "i motori di ricerca non sono responsabili, sulla base di una direttiva, dei dati personali riportati nelle pagine web". La precisazione era doverosa dopo che nel 2010 un uomo spagnolo ha citato in giudizio Big G chiedendo loro di rimuovere i dettagli riguardo un'asta che gli è stata posta sulla sua casa, il tutto per colpa di un giornale spagnolo che ha pubblicato la storia su una pagina web, poi indicizzata da Google.