La posizione di Google sulla privacy dei Google Glass

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Uno degli argomenti che ha tenuto banco dai giorni successivi all’annuncio dei Google Glass è stato quello della privacy, arrivato a smuovere persino l’interesse della autorità garanti di tutto il mondo che lo scorso mese, riunite nel GPEN, hanno inviato una lettera al gruppo di Mountain View chiedendo un confronto costruttivo; stessa cosa ha fatto, negli USA, il Bipartisan Congressional Privacy Caucus, capitanato da Joe Barton, a cui Google ha risposto il 7 giugno tramite una missiva firmata da Susan Molinari: “Grazie per la vostra recente missiva riguardante Google Glass e per l’opportunità di fornire una dimostrazione in prima persona del prodotto e delle sue funzionalità. Proteggere la sicurezza e la privacy delle persone è una delle nostre priorità. Sappiamo che nuove tecnologie portano con sé nuove domande, per questo abbiamo pensato attentamente allo sviluppo di Glass fin dall’inizio”.

Una breve promessa, quella scritta, seguita da un'immediata presa di distanze dalle accuse di aver messo a punto una tecnologia in grado, potenzialmente, di violare la riservatezza degli utenti; proprio a tal proposito, big G è molto chiaro: per scattare foto oppure registrare filmati è necessario interagire con la mano o attraverso comandi vocali, così che chi ci circonda possa rendersi conto di quanto sta accadendo. " Il nostro obiettivo con Glass è quello di fornire il controllo agli utenti e abbiamo già ricevuto impressioni estremamente positive dai primi che hanno testato il prodotto. Come lei stesso ha visto indossando Glass, sono richieste azioni specifiche per effettuare una ricerca in Rete, consultare indicazioni stradali, scattare una fotografia o registrare un video. Gli utenti pronunciano "Ok, Glass" seguito da comandi come "Google" per una ricerca su Internet oppure "Trova la strada per" in modo da visualizzare il percorso necessario per raggiungere una destinazione. Per immagini e filmati gli utenti premono un pulsante sul fianco di Glass oppure pronunciano "Scatta una fotografia" e "Registra un video". Questo, insieme ad altri segnali integrati, permette alle persone nelle vicinanze di capire cosa sta facendo il dispositivo. Molinari ha poi sottolineato come Google sia disponibile ad una discussione costruttiva sull'argomento, affermando come questa prima fase di test serva proprio per far emergere eventuali problemi da risolvere prima che gli occhialini intelligenti vengano commercializzati: " Nonostante Glass non si trovi ancora in vendita e il prodotto sia all'inizio del suo ciclo vitale, pensiamo che un'esperienza di utilizzo diretta possa contribuire a indirizzare la discussione in una direzione positiva per gli utenti e per la collettività. Per questo motivo abbiamo lanciato il programma Google Glass Explorer, che include alcuni partecipanti impegnati a testare il prodotto allo stato attuale. Prendiamo in seria considerazione i loro feedback per decidere gli sviluppi futuri".