Le nubi di plasma espulse dal Sole sono una minaccia per la terra

INFORMAZIONI SCHEDA
di

Se la terra fosse colpita da un'improvvisa eruzione solare potremmo andare incontro a delle conseguenze non trascurabili: impossibilità di utilizzare energia elettrica per diverso tempo, distruzione dei dispositivi elettronici e aumento del rischio di cancro per le persone che viaggiano in aeroplano.

Per questo ci sono degli scienziati che studiano le CME, coronal mass ejections, ovvero espulsioni di materiale dalle corone solari che potete osservare nella foto in copertina. Il materiale che viene espulso dalle CME è allo stato di plasma ed è costituito per la maggior parte da protoni ed elettroni trascinati dal campo magnetico della corona stessa. Solitamente queste masse vengono bloccate dalla magnetosfera terrestre generando gli spettacolari fenomeni delle aurore polari.

Recentemente gli scienziati dell'università di Reading nel Regno Unito hanno scoperto che le CME hanno una struttura simile a nuvole e sono influenzate dai venti solari, rendendo i loro movimenti molto difficili da prevedere. Queste masse di plasma riescono a raggiungere la terra anche in un giorno dopo essersi distaccate dal sole ed un colpo diretto potrebbe avere conseguenza catastrofiche come il danneggiamento dei satelliti e la distruzioni di device elettronici.

Le CME accadono frequentemente e non è semplice prevedere quali colpiranno la terra e con quale intensità: l'unica scoperta recente è che si diffondono non come bolle come si credeva in precedenza ma come se fossero uno starnuto del Sole, quindi come nuvole, rendendole imprevedibili a causa dell'influenza che potrebbe avere il vento solare su di esse.

Gli scienziati monitorano costantemente questi fenomeni e si stanno attrezzando per studiare anche il vento solare insieme alle CME, visto che questo le direzione rendendole una minaccia per il nostro pianeta. Non è un caso se nel 2011 le minacce derivanti dal meteo spaziale sono state aggiunte tra le emergenze civili inglesi.