Le persone si fidano dei robot per le operazioni al cuore ma non per la finanza

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A quanto pare le persone si fidano di più dei robot quando c'è in gioco la loro vita, che quando si parla della gestione dei risparmi. Lo rivela una ricerca fatta dal gruppo finanziario HSBC su un campione di 12000 clienti residenti in undici paesi diversi. Solo il 7% affiderebbe i propri risparmi ad una intelligenza artificiale.

Circa il doppio accetterebbe invece di farsi operare al cuore da un robot, neanche in questo caso numeri da capogiro quindi, e la cosa la dice lunga sulla percezione della gente comune rispetto alle nuove tecnologie. Diffidenza quantomeno comprensibile, visto che AI e robotizzazione al momento operano ancora "dietro le file", ed una diffusione capillare di massa non c'è ancora stata.

"Lo trovo quantomeno strano -racconta Marguire, il COO della più grande banca europa- avrei pensato che il mondo si stesse muovendo più velocemente di così".

Le banche di tutto il mondo stanno investendo miliardi nel potenziamento dei computer system, nel tentativo di evitare il sorpasso delle start up rivali e abbassare i costi delle operazioni a lungo termine. Tuttavia i consumatori e i regolatori spingono per standard ancora più alti in tema di sicurezza e convenienza. Lo studio di HSBC mostra come 4 persone su 5 ritengono che la tecnologia renderà la nostra vita più semplice, ma che alcuni tool implementati dal sistema bancario devono ancora fare molta strada prima di conquistare la fiducia dei consumatori.

Ad esempio meno metà degli intervistati si fida del riconoscimento tramite fingerprint in loco delle normali password. Solo il sei percento degli intervistati userebbe inoltre, dove disponibile, il riconoscimento vocale nonostante sia un tool più sicuro delle password.