Le stampanti 3D in grado di realizzare gli organi

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La rivoluzione che le stampanti 3D stanno attuando continua ad abbracciare nuovi campi, rendendo possibili cose impensabili fino a pochi anni fa. Presso la Lowa University, un gruppo denominato Advanced Manufacturing Technology sta cercando d’individuare una soluzione tecnologica che consenta la stampa in tre dimensioni di organi da poter impiantare all’interno del corpo umano, passando attraverso l’individuazione delle giuste sostanze per creare quello che definiscono un “bioinchiostro”, materiale in grado di mostrare contemporaneamente le giuste proprietà per poter essere utilizzato nelle stampanti 3D e la capacità di fungere da contenitore per un organo umano.

 Il gruppo si è posto il fine di produrre organi entro i prossimi 5 o al massimo 10 anni, consentendo così alla medicina di compiere un notevole passo avanti nell'ambito dei trapianti; guardando entro il breve periodo, una dimostrazione delle potenzialità delle stampanti 3D è giunta dall'approvazione da parte di alcuni enti competenti di un progetto volto a realizzare una protesi per la scatola cranica: entro breve, il cranio danneggiato di un paziente potrà essere sostituito per il 75% da una versione artificialmente prodotta in laboratorio utilizzando materiali conformi a quelli adottati per tali operazioni. Ciò che fino a pochi anni fa era possibile vedere esclusivamente nei film di fantascienza, sta per divenire realtà, portando notevoli benefici nei più svariati campi, e dimostrando ulteriormente come il progresso tecnologico costituisca una fucina d'idee fondamentale per un'infinità di settori.