Le vecchie reti 2G potrebbero essere utilizzate per controllare il traffico dei droni

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Uno degli aspetti più interessanti sui droni riguarda la politica che verrà loro applicata, visto che questi aggeggi stanno sorvolando i nostri cieli in un numero sempre maggiore. Tracciarli tutti è davvero difficile tenuto conto del numero, ma le vecchie reti 2G potrebbero arrivare in nostro aiuto.

Esse infatti potrebbero essere utilizzate per aggiornare la posizione dei droni e collezionare altre utili informazioni, permettendo di produrre una mappa per controllare il traffico – proprio in modo simile a quanto avviene con gli aerei.
La tecnologia la sta sviluppando PrecisionHawk e, più specificatamente, questa farà in modo di erigere un sistema che manderà fino a 40 messaggi di testo al secondo ai droni, sfruttando appunto la rete 2G il cui bandwidth è sempre più “libero”.
L’affidabilità del sistema è sicuramente qualcosa da tenere assolutamente sott’occhio, visto che il fine di questa tecnologia è il creare una sorta di “autorità centrale” che sa in ogni momento dov’è ognuno dei droni in volo.