Microsoft: raddoppiate le richieste di sorveglianza da parte del Governo

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Microsoft, nel suo report biennale dedicato alla trasparenza, ha dichiarato di aver ricevuto oltre mille richieste di accesso ai dati dei propri utenti da parte del Governo americano nel corso della prima parte del 2016.

Si tratterebbe del più alto numero di richieste ricevute dal 2011, anno di approvazione del FISA (Foreign Intelligence surveillance Act), il decreto che aveva conferito al Governo statunitense speciali poteri in materia di sorveglianza. Decreto che negli Stati Uniti è ultimamente oggetto di animate discussioni, specie in seguito alle recenti accuse di aver indebitamente spiato la propria campagna, rivolte da Trump alla precedente amministrazione.

Stando al report di Microsoft, la compagnia avrebbe ricevuto tra Gennaio e Giugno del 2016, tra le 1000 e le 1499 richieste dalla Corte FISA, quasi il doppio rispetto al 2015, contando che nello stesso periodo dell'anno queste non superavano le 500. La regolamentazione statunitense impone alle compagnie di dichiarare il numero di richieste per fasce numeriche, ed è quindi impossibile avere una stima precisa di quante siano effettivamente state.

Parte del decreto FISA smetterà di avere effetto alla fine dell'anno, almeno che il Congresso non decida di rinnovarlo nella sua interezza.