Nuova denuncia contro Google all’antitrust europea per Android

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La commissione antitrust ha ricevuto denuncia formale da parte della coalizione FairSearch, la quale punta il dito contro Android, il quale verrebbe sfruttato, secondo l’accusa, per imporre i propri servizi travalicando qualsiasi regola sulla libera concorrenza. FairSearch è una coalizione che da tempo tenta di mettere il gigante di Mountain View al cospetto della Commissione Europea, portando avanti la tesi secondo cui la ricerca del motore di ricerca numero uno al mondo verrebbe imposta al mercato attraverso pratica che l’Europa dovrebbe frenare, poiché lesive della libera concorrenza. L’accusa sottolinea come Android, con la sua quota di mercato del 70%, sarebbe lo strumento utilizzato da Google per estendere anche al settore mobile la medesima egemonia già conquistata in ambito desktop; nello specifico, la denuncia contesta come il gruppo di Larry Page distribuisca il proprio sistema operativo gratuitamente per poi imporre ai partner, in cambio, precise condizioni circa la presenza e la posizione delle applicazioni Google sui device con Android.

Agendo in questo modo, secondo l'accusa, il numero uno della ricerca conquisterebbe una posizione di vantaggio rispetto alla concorrenza, distruggendo in partenza ogni possibilità competitiva: Google usa il suo sistema operativo mobile Android come un cavallo di Troia per raggirare i partner, monopolizzare il mercato mobile ed impossessarsi dei dati dei consumatori. Stiamo chiedendo alla Commissione di agire rapidamente e con decisione per proteggere la completizione e l'innovazione in questo mercato critico. L'accusa specifica, nel dettaglio, come Google imponga le proprie opzioni: gli utenti che intendono installare una o più app di Mountain View, vengono in pratica costretti a pre-installare l'intero pacchetto, con l'obbligo di dare alle app una posizione privilegiata sotto gli occhi dell'utenza. La denuncia va ad appesantire una situazione già complessa da tempo, nel momento in cui la Commissione Europea è impegnata a capire come e in che modo sia possibile frenare il dominio del motore di ricerca su desktop.