Obama autorizzò una guerra informatica segreta contro la Russia?

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Secondo un report riportato da Engadget.com Obama avrebbe appreso già nell'agosto del 2016 dei tentativi da parte di russi di influenzare le elezioni. In seguito a ciò Obama decise di autorizzare l'esecuzione di alcuni protocolli segreti usati l'ultima volta nel 2011 per contrastare Bin Laden.

Una delle mosse strategiche previste dal programma che vede Casa Bianca, CIA e NSA coordinarsi assieme, prevedeva un nuovo tipo di cyber attacco in grado di colpire strutture critiche del network russo, con l'obiettivo di portare assegno un attacco preventivo. L'abbattimento del network russo causerebbe ai russi "dolore e fastidio", usando le stesse parole di un ex ufficiale americano riportate dal The Post. Obama, inoltre, si sarebbe confrontato con Putin in persona durante un meeting in Cina, lo scorso settembre. L'amministrazione in quella occasione avrebbe mandato alla Russia un avvertimento usando un canale di comunicazione segreto originariamente previsto dai due paesi per collaborare in caso di pericolo nucleare. Mosca avrebbe risposto solo una settimana dopo negando le accuse.

Non si tratta della prima volta che gli USA portano avanti operazioni informatiche segrete, nel 2009 ad esempio fu usato un bug per danneggiare parte dell'ecosistema nucleare dell'Iran.

Non è chiaro se l'operazione, che prevede l'inserimento all'interno del network russo di impianti in grado di essere attivati a comando da parte della NSA, sia ancora in corso. Fonti citate dal Washington Post sembrerebbero indicare che Trump ad oggi non abbia ancora annullato l'operazione.