Puglia: via alla sperimentazione di un software in grado di prevedere i reati
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La prevenzione dei reati passa attraverso calcoli statistici e studi interdisciplinari. Succede in Puglia, grazie ad un accordo stipulato a Bari tra i vertici della Regione, l’Università di Trento ed Intellegit, una startup proprio dell’ateneo.
La Puglia, alla luce di tale intesa, diventerà la seconda regione italiana, dopo il Trentino Alto Adige, a sperimentare questo approccio per contrastare la criminalità.
Soddisfatto il presidente della Regione, secondo cui si tratta di un “protocollo d'intesa che consentirà all'Università e alla Regione Puglia di studiare i dati del crimine della regione in modo da avere elementi predittivi sulla commissione dei reati in futuro. Si tratta di statistica, di meccanismi attraverso i quali studiando la reiterazione dei reati in determinate condizioni, in determinati luoghi e in determinati orari, è più facile dare suggerimenti alle forze dell'ordine su come collocarsi sul territorio. I dati raccolti saranno utilissimi e messi a disposizione dell’antimafia sociale per intervenire in quei quartieri, luoghi e città in cui sono necessari degli interventi per educare i cittadini alla legalità, contro la violenza sulle donne e contro quei fenomeni drammatici che purtroppo abbiamo dovuto affrontare di recente”.
Emiliano ha rivendicato come la propria regione sarà il “primo soggetto pubblico che avvia studi di questo tipo in collaborazione con un'Università che è stata antesignana di questo genere di approfondimento scientifico”.
Soddisfatto anche il rettore dell’Università di Trento, Paolo Collini, il quale ha spiegato il funzionamento di questo software: "la nostra ricerca mette assieme scienze giuridiche, sociali e tecnologiche: non vuole solo mettere a punto un modello di analisi del crimine sul territorio, ma anche un modello predittivo, cioè la capacità di anticipare i luoghi dove il crimine si manifesta maggiormente”.
Sulla possibilità di utilizzare lo stesso software per prevenire gli attacchi terroristici, però, Collini ha affermato che è “difficile, in quantol'attentato nel nostro sistema è fortunatamente un cigno nero, e non abbiamo una storia statistica: non c’è una capacita predittiva su fenomeni di quel tipo”.
Negli Stati Uniti, secondo quanto affermato, software del genere sono già in usa da tempo e hanno portato ad una riduzione significativa dei reati, in particolare “a quei fenomeni di tipo urbano”.
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