Roma: continua la protesta dei tassisti contro Uber

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Sesto giorno consecutivo di fibrillazione per i tassisti di tutta Italia, che stanno protestando contro l’emendamento incluso nel decreto Milleproroghe riguardo la liberalizzazione del mercato, che secondo i possessori delle licenze non fa altro che aiutare servizi come Uber.

Questa mattina la tensione è stata altissima, e nella Capitale i tassisti si sono riuniti davanti alla sede del Partito Democratico al Nazareno, costringendo la Polizia ad effettuare cariche di alleggerimento.
I tassisti, che come vi abbiamo raccontato qualche giorno fa stanno protestando contro l’emendamento Lanzillotta, hanno ottenuto il sostegno del sindaco di Roma, Virginia Raggi, che si è schierata con tutti coloro che sono scesi in piazza Montecitorio per protestare contro il decreto che proprio nel pomeriggio sarà al vaglio della Camera dei Deputati dopo l’approvazione in Senato.
La Raggi ha affermato che “il trasporto pubblico non di linea è fondamentale, è il biglietto da visita della città, e va regolamentato in maniera chiara. Può essere migliorato, ma le riforme dall’alto non ci piacciono e complicano tutto il sistema. Lancio un appello affinché il servizio torni al più presto alla normalità”.
Alla base di tutto c’è una questione che ormai da tempo attanaglia la mobilità in carsharing e ridesharing del nostro paese, e che era venuta a galla già tempo fa a Milano: secondo i tassisti, servizi come Uber rappresentano un tipo di concorrenza sleale in quanto permettono anche ai non possessori di licenza di poter esercitare liberamente.