Samsung: il capo dei coreani esorta la compagnia a “cambiare modelli commerciali e strategie”

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Giovedì scorso si è tenuto un importante incontro tra i capi dei maggiori conglomerati societari della Corea e i propri dirigenti/dipendenti. Tra questi (Hyundai Motor Group, LG, GS Group) spiccava la presenza di Lee Kun-hee, capo del gruppo Samsung, che comprende non solo la divisione mobile, come la conosciamo in gran parte noi, ma anche Samsung Heavy Industries (secondo gruppo mondiale di cantieri navali), Samsung Engineering e Samsung C & T (costruzioni), Samsung Life Insurance (assicurazioni), società che si occupano di pubblicità; inoltre il gruppo possiede società specializzate in hotel, in parchi a tema, gruppi farmaceutici, automobili e altro.

Lee ha detto ai 1800 dirigenti collegati anche via video che c'è fortemente bisogno di "cambiare per rimanere competitivi e mantenere una posizione predominante nel mercato". Ha inoltre sottolineato come la competizione si fa sempre più aspra e che c'è sempre meno tempo per quelle divisioni che operano "lentamente in settori che diventano sempre più dinamici". Ha poi ammonito il gruppo e lo ha incitato "ad abbandonare vecchi modelli e strategie commerciali, andare oltre i processi hardware-oriented, focalizzandosi maggiormente sul software, e infine sbarazzarsi di modi di pensare, sistemi e pratiche commerciali obsolete". Questo discorso è arrivato in un momento difficile per il gruppo coreano: Samsung Electronics è attualmente impegnata in battaglie legali contro Apple e l'intero mercato è minacciato dai produttori cinesi:"Dobbiamo migliorare la struttura aziendale per portare le nuove tendenze nel nostro settore. Bisogna innovare le tecnologie e far sì che queste possano aiutarci a competere in un futuro incerto. Abbiamo necessità di investire in sistemi che permettono di migliorare le nostre capacità di gestione globale".