Samsung: in Corea ed USA sostituito il 60% dei Note 7 difettosi

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Samsung ha fornito un nuovo aggiornamento riguardo il richiamo dei Galaxy Note 7 difettosi. Il colosso coreano, nell’ultimo comunicato diffuso sostiene di aver sostituito il 60% dei phablet difettosi negli Stati Uniti e Corea del Sud.

Questo vuol dire che una percentuale importante di smartphone difettosi, pari al 40%, è ancora presente nelle mani dei consumatori, a quasi quattro settimane di distanza dall’annuncio del richiamo mondiale.
I nuovi dati diffusi dal produttore parlano di un rallentamento del numero di sostituzioni, in particolare negli Stati Uniti. Giovedì scorso la società asiatica aveva affermato che la metà dei dispositivi potenzialmente esplosivi era stata sostituita con dei nuovi modelli, il che vuol dire che il 10% dei Galaxy Note 7 è stato richiamato nel giro di pochi giorni.
Samsung, per quanto riguarda la Corea del Sud, ha anche offerto degli incentivi finanziari per tutti i negozi al dettaglio che vendono il Note 7, nel tentativo di facilitare la sostituzione e velocizzare il processo. Secondo alcuni rapporti, il produttore starebbe dando 18 Dollari per ogni dispositivo sostituito, con un ulteriore premio qualora la sostituzione dovesse toccare quota 80% entro la fine di settembre.
Soprattutto nel mercato locale, però, il processo sarebbe molto lento, a differenza degli Stati Uniti e Singapore, dove il 50% dei telefoni sono stati restituiti in due giorni. Singapore, in particolare, è stato uno dei mercati più veloci, ed ha toccato quota 80% in dieci giorni.