Samsung querelata in Cina per i troppi bloatware di Galaxy Note 3

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Al contrario di altri smartphone Samsung, Galaxy S6 e S6 Edge consentono agli utenti di disattivare le applicazioni preinstallate, nel caso queste non siano utilizzate. Purtroppo, questo non era possibile con altri device della casa coreana ed il cosiddetto bloatware è stato spesso motivo di critiche nei confronti dell’azienda.

Proprio a causa di questa politica, Samsung sarà costretta ad affrontare una nuova causa, questa volta in Cina. Il Shanghai Consumer Rights Protection Commission ha presentato una querela contro Samsung, ed anche il produttore locale Oppo, sostenendo che il Galaxy Note 3 non consente agli utenti di eliminare le applicazioni preinstallate. Secondo la Commissione, la variante dello smartphone distribuita in Cina, viene venduta con ben 44 applicazioni già presenti, senza che la compagnia dichiari, sulla scatola o sulla manualistica, che apps sono state installate e, soprattutto, come poterle eliminare. Inoltre, durante dei test su venti smartphone, è stato individuato che alcune di queste applicazioni si collegano alla rete senza che l’utente se ne renda conto, rubando traffico potenzialmente anche molto costoso. La querela è mossa quindi da giuste motivazioni, ma difficilmente porterà Samsung a modificare la propria condotta. Già l’anno passato, infatti, un tribunale cinese ha deliberato in favore di Apple in un caso simile ed è molto probabile che Samsung uscirà da questa causa senza alcuna ripercussione.