Secondary Ticketing: Le Iene torna sull’argomento intervistando un bagarino

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Nella serata di ieri, il programma TV di Italia 1, Le Iene, è nuovamente tornato sulla questione del secondary ticketing, dopo qualche puntata di “silenzio” da questo fronte. Il servizio mandato in onda, tuttavia, è radicalmente differente da quello delle altre settimane, in quanto aveva come protagonista un bagarino vero e proprio.

Questo, intervistato in forma anonima, ha di fatto confermato che c’è una sorta di correlazione tra i siti di secondary ticketing ed i bagarini per la vendita a prezzo maggiorato dei tagliando per gli eventi. Tali siti, attraverso una specie di accordo, forniscono loro un tot di biglietti per poi rivenderli.
Addirittura, è emerso che i bagarini hanno accesso ad una pagina dedicata su questi siti per la rivendita dei biglietti, in cui possono gestire gli annunci ed i prezzi in totale libertà. A ciò bisogna anche aggiungere delle agevolazioni sui pagamenti che avvengono ogni 15 giorni a differenza di quanto accade per gli utenti normali.
Il bagarino intervistato ha anche svelato di avere alle sue dipendenze circa cinquanta persone, che lavorano per lui, in modo tale da massimizzare la quantità di biglietti da immettere poi sul mercato. L’uomo ha addirittura affermato che riesce ad acquistare dai 4 ai 10 biglietti a persone per ogni evento, grazie anche alle prevendite esclusive dei vari artisti, carte di credito ed una presunta cooperazione con dei promoter.
In questo modo, ha ammesso lo stesso bagarino, è facile riuscire a sottrarre ai fan grosse quantità di biglietti, con conseguente disponibilità inferiore su siti come Ticketone.
Riguardo le possibili misure, il bagarino ha ammesso che nemmeno il biglietto nominativo è in grado di arginare questo problema in quanto è facilmente modificabile il nome presente sul tagliando, come accade nel mondo del calcio.