Secondo gli analisti HTC deve puntare sugli smartphone di fascia media

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Gli smartphone di fascia alta realizzati da HTC ottengono sempre risultati mediocri sul mercato. La concorrenza è, purtroppo per i taiwanesi, serrata. Inoltre, varie vicissitudini interne hanno complicato il lancio e la vendita dei tre telefoni top di gamma appartenenti alla serie ONE in questo 2013. HTC ha fatto registrare perdite pari al 6.3% nel terzo trimestre 2013, il primo finito in rosso nella sua storia. La percentuale dei telefoni HTC presenti a livello mondiale si attesta sul 4% e affinchè tale dato possa migliorare, secondo diversi analisti gli asiatici devono ricorrere assolutamente al mercato di fascia medio-bassa. C'è bisogno insomma, di una riforma aziendale che porti HTC a realizzare più modelli economici.

In realtà un piccolo sforzo in questo senso è stato già fatto, visto che dopo la pubblicazione dei deludenti dati del terzo trimestre HTC ha lanciato i modelli Desire. La strategia è stata apprezzata, visto che nella prima metà dell'anno, i taiwanesi si sono impegnati a spingere i dispositivi di fascia alta, HTC ONE su tutti, ma anche il Butterfly S, e nella seconda metà, quando il mercato dei top di gamma era già saturo con la presenza delle proposte della concorrenza, iPhone 5s, LG G2 e Galaxy S4 ad esempio, è stata data una leggera accellerata ai device di prezzo economico. Tale settore è "popolato" da aziende come Lenovo, ZTE, Huawei e diversi altri semi-sconosciuti, e il brand ormai riconosciuto di HTC potrebbe fare la differenza. Peter Liao, analista di Nomura Securities, pensa che fissando il prezzo massimo dei propri prodotti di fascia medio-bassa a 300 dollari, HTC potrebbe ricavare ingenti somme dai mercati emergenti, come la Cina. La via intrapresa con la linea Desire, comunque, sembra essere quella giusta, soprattutto perchè HTC si è dimostrata abile nel realizzare anche prodotti non eccessivamente costosi e realizzati con materiali ricercati e specifiche hardware all'ultimo grido.