Secondo un rapporto, la strategia anti-pirateria di Google non riguarda YouTube

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La nuova politica anti-pirateria adottata da Google non sembra riguarderà il contenitore di video proprietario YouTube, nonostante quest'ultimo fosse noto per il fatto di ospitare materiale protetto da copyright illegalmente messo online. La nuova metodologia anti-pirateria di Google fa sì che quei siti che ricevono molte notifiche di "rimozione di materiale protetto da copyright" da parte dei detentori dei diritti, vengano fatti scalare verso il basso nei risultati di ricerca.

Search Engine Land riferisce però, che la segnalazione di contenuti illegali per la maggior parte dei siti prevede l'utilizzo di un processo online che inizia su una pagina denominata "Rimozione contenuto da Google", mentre per YouTube la segnalazione di contenuti avviene tramite la sezione interna "Copyright Center". Le richieste di rimozione che determinano le posizioni sul motore di ricerca però, vengono gestite da Google tramite la pagine di "Contenuto rimozione", e non tramite il "Copyright Center" di YouTube. Danny Sullivan di Search Engine Land sostiene di aver chiesto a Google un commento per questa situazione e ha ottenuto la seguente situazione:"Stiamo trattando YouTube come qualsiasi altro sito nella classifica di ricerca". In base a ciò, sarà difficile vedere risultati concreti del metodo anti-pirateria di Google per i siti più famosi di condivisione di contenuti.