Segni di ripresa per il mercato dei notebook touch screen

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Sempre più terminali vantano un display capacitivo in grado di enfatizzare maggiormente la nuova interfaccia utente introdotta con Windows 8, e tra gli attori principali di questa inversione di tendenza che hanno diretto il mercato dei notebook verso l’era del touch ci sono sicuramente Microsoft e Intel. I due colossi, per il futuro, stanno puntando in maniera decisa verso questa funzionalità, con ingenti investimenti sia economici che di risorse, e il touch non sembra più essere destinato esclusivamente agli ibridi con l’Acer R7 o il Lenovo Ideapad Yoga 11S, per citarne alcuni.

Displaybank dopo un'analisi relativa al primo trimestre dell'anno ha tirato le somme e fornito delle cifre, che hanno evidenziato come le vendite di notebook touch siano cresciute del 51,8% rispetto allo scorso anno, raggiungendo la quota di 4,57 milioni; uno dei dati maggiormente interessanti scaturiti dall'analisi è quello che sancisce un passaggio storico: il 10% netto rispetto al totale dei notebook distribuiti nei primi trimestri di quest'anno, quantificabile in circa 46 milioni di unità. Nonostante la crisi, quasi sicuramente, continuerà a farsi sentire anche nel corso del secondo trimestre dell'anno, i nuovi chipset Haswell di Intel, insieme a Windows 8.1 e a una rivisitazione dei listini potrebbe, nel corso dell'anno, rendere la situazione meno grigia. Previsioni a parte, una certezza c'è: le soluzioni notebook touch stanno facendo registrare una crescita importante, e le principali aziende asiatiche, tra cui figurano Lenovo, Acer e Asus contano d'incrementare ancora di più le vendite di terminali di questo genere.