Spesometro in tilt da venerdì: falla nel sistema, indaga la Sogei

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Lo Spesometro dello Stato Italiano è letteralmente in tilt da venerdì scorso. Sogei ha annunciato che nel sistema telematico è presente un buco che impedisce la trasmissione delle fatture elettroniche all’Agenzia delle Entrate, e che ha permesso a tutti coloro che sono in possesso di credenziali di consultare i dati fiscali dei cittadini italiani.

Quello che doveva essere uno strumento di garanzia, e che era stato bollato come una vera e propria “cassaforte”, è rimasto aperto a tutti. La particolarità è data dal fatto che, a poco più di quattro giorni dalla scoperta della vulnerabilità, ancora non si conoscono le ragioni. Immediatamente si sono mossi i Garanti della Privacy e la Commissione di Vigilanza, i quali hanno annunciato delle indagini che dovranno fare luce sulla questione per capire “se si è trattato di un incidente imprevedibile o della mancata attuazione delle misure di protezione dei dati personali che sono necessarie e che erano state chieste”.

Secondo quanto riferito da Repubblica, Il Corriere ed Il Sole 24 Ore, una volta entrati nel sistema, bastava inserire il codice fiscale di qualsiasi cittadino per poter visualizzare e scaricare tutti i dati tributari trasmessi all’Agenzia delle Entrate, compresi quelli dei clienti ed i fornitori a cui venivano intestate le fatture. Lo stesso valeva per i commercialisti: anche in questo caso, bastava inserire il codice fiscale per ottenere tutti i dati degli utenti.

Immediatamente il canale di comunicazione è stato sospeso, e solo nella giornata di oggi è tornato nuovamente funzionante. Ernesto Maria Ruffini, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha affermato di aver trascorso tutto il weekend in ufficio per “individuare eventuali responsabilità interne o esterne”, mentre alla Sogei è stata chiesta una relazione dettagliata su quanto accaduto.

Giacomo Portas, presidente della Commissione di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria, ha bollato quanto successo come un fatto “molto grave. Avevamo già in programma l’audizione di Ruffini questa settimana in Commissione, ora convocheremo immediatamente anche i vertici della Sogei. Queste cose non devono più accadere. E’ giusto spingere l’uso e l’integrazione delle banche dati, ma i cittadini vanno tutelati”.

Dello stesso avviso anche Enrico Zanetti, ex vice Ministro dell’Economia, il quale ha affermato che “siamo di fronte a una situazione di una gravità inaudita. C’è totale mancanza di tutela per i contribuenti e di rispetto per i professionisti. Nel momento in cui si spinge sulla fatturazione elettronica tra i privati. Ruffini ha ereditato una situazione disastrosa”.