Storica sentenza in Sud Corea: "I Bitcoin non possono essere sequestrati"

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Dopo che le forze dell'ordine hanno sequestrato 216 Bitcoin da un sospetto accusato di essere aver gestito un sito pornografico illegale, un tribunale sudcoreano ha stabilito che il sequestro della criptovaluta è illegittimo. Si tratta di una decisione incredibile e il rischio effetto boomerang è dietro l'angolo.

Quale favore migliore alla criminalità organizzata se non quello di fornirgli un bene rifugio a prova di sentenze e sequestri? Secondo il The Cointelegraph la sentenza sarebbe in grado di costituire un precedente con effetto generale valido per i casi futuri.

Ma vediamo i motivi di questa decisione. In primo luogo ci sarebbe l'eccessiva e frenetica volatilità dei bitcoin. Il loro prezzo oscillante, per il tribunale sudcoreano, li renderebbe inidonei in quanto privi di un valore standard e oggettivo. In secondo luogo pesa l'immaterialità della valuta. Non ci sarebbe nulla di fisico da sequestrare insomma. Una argomentazione quantomeno singolare, contando che i beni immateriali esistono e vengono riconosciuti nella maggior parte degli ordinamenti. Inoltre sono, ovviamente, spesso e volentieri sottoponibili a sequestro. Ovviamente dipende caso per caso e Paese per Paese. Ad ogni modo sarà interessante osservare i risvolti futuri della faccenda.