Telegram: il fondatore Pavel Durov parla della privacy del servizio e dell'utilizzo da parte dell'IS

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La scorsa settimana, su queste pagine, abbiamo riportato la notizia secondo cui l'amministratore delegato e fondatore di Telegram, Pavel Durov, era già a conoscenza da prima dell'utilizzo da parte dell'ISIS del suo servizio per effettuare propaganda.

Una notizia che ha letteralmente mandato nel ciclone Telegram, in quanto secondo molti Durov avrebbe dovuto sacrificare la privacy degli utenti per bloccare già da prima i canali utilizzati dall'autoproclamato Stato Islamico.
Immediata è arrivata la risposta da parte dell'amministratore delegato, attraverso il proprio account ufficiale Twitter: “la nostra politica è semplice: la privacy è sacra. I canali pubblici, tuttavia, non hanno nulla a che fare con la privacy, ed è per questo che tutti i canali pubblici dell'ISIS saranno bloccati”. Immediata è arrivata la risposta di un utente, il quale ha fatto presente a Telegram che i terroristi potrebbero comunque pianificare gli attacchi attraverso le chat private.
Anche in questo caso, Telegram ha risposto, dicendo che: ”le ultime indiscrezioni affermano che l'ISIS starebbe utilizzando gli SMS”.