Trovate le prove della particella di Majorana, l'antiparticella di sé stessa

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La scoperta dell'antimateria attraverso equazioni matematiche è del 1928, quando Paul Dirac riuscì ad estrapolare l'esistenza di antiparticelle aventi stessa massa delle corrispettive particelle ma con numeri quantici opposti.

Ad esempio l'elettrone ha una corrispettiva antiparticella chiamata positrone che ha la sua stessa massa ma carica positiva. Quanto un elettrone ed un positrone si incontrano si annichiliscono e diventano energia, ovvero una radiazione elettromagnetica. Queste affermazioni sono state verificate da specifici esperimenti presso il CERN di Ginevra dove è si è riusciti a isolare per un breve istante delle antiparticelle: chiaramente queste si sono annichilite con le rispettive particelle subito dopo, ma la rilevazione ha confermato la previsione teorica di Dirac sull'antimateria.

Nel 1937 Ettore Majorana fece un'altra predizione: identificò una particella che potesse essere l'antiparticella di sé stessa, ovvero che si annichilisse con un'altra particella uguale a sé stessa. All'università della California in collaborazione con quella di Stanford è stata trovata per la prima volta una prova dell'esistenza della particella di Majorana.

La scoperta non fa altro che confermare la validità delle teorie del '900 e potrebbe trovare applicazione nei computer quantistici. Per dettagli sull'esperimento vi invitiamo a consultare la fonte (in inglese).