Uber: accordo con la famiglia che aveva denunciato il conducente per omissione di soccorso

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Dopo un periodo non certo positivo, ma anzi, molto travagliato, per Uber spunta un raggio di sole. La società, infatti, ha trovato un accordo (seppur provvisorio), con la famiglia che ha intentato causa per omissione di soccorsi alla compagnia per la morte di una bambina di sei anni di nome Sofia Liu.

Sofia, insieme al fratello e la madre, sono stati investiti da un conducente Uber la sera della vigilia di Capodanno del 2013 nei pressi di un passaggio pedonale a San Francisco.
Inizialmente l'azienda di carsharing sosteneva che il conducente non era in servizio, quindi non poteva essere ritenuto responsabile, ma la famiglia ha dimostrato che le proprie tesi corrispondevano alla realtà e le due parti hanno trovato l'accordo.
Sia Uber che i Liu hanno scelto di non divulgare i termini dell'accordo, e a CNET hanno affermato quanto segue: “i Liu hanno subito una tragedia terribile, e tutti i nostri pensieri sono rivolti a loro, ma dal momento che non possiamo alleviare il loro dolore, speriamo che questo accordo aiuti la famiglia ad andare avanti”.