Whatsapp: il governo inglese chiede nuovamente una backdoor

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A seguito degli attentati terroristici della scorsa settimana, avvenuti fuori dal palazzo del parlamento, il governo britannico starebbe nuovamente effettuando delle pressioni sui gestori di WhatsApp, invitandoli a creare un backdoor accessibile dai servizi di intelligente.

Khalid Masood, l’attentatore che ha ucciso quattro persone vicino a Westminster, ha utilizzato il popolare servizio di messaggistica circa due minuti prima dell’attentato, come rivelato da uno screenshot pubblicato dal Daily Mail la scorsa settimana.
Il ministro Amber Rudd incontrerà i rappresentanti di Google, Facebook e Twitter nel corso della settimana, per fare il punto sulla situazione: “è assurdo essere in una situazione in cui i terroristi sono liberi di parlare su una piattaforma utilizzata da milioni di persone ed a cui non si può accedere. Bisogna trovare una soluzione” ha affermato la stessa, che durante un’intervista rilasciata per BBC News ha rivelato che “è necessario fare in modo che la nostra intelligence sia in grado di intervenire in questi casi”.
Non è la prima volta che WhatsApp si trova di fronte a richieste di questo genere, ma più volte i fondatori della piattaforma, ormai utilizzata da più di un miliardo di persone, si sono rifiutati di costruire un backdoor.