WINE si aggiorna alla versione 2.0: ora supporta le app Windows a 64-bit

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Così come esiste la guerra eterna fra bene e male, anche Windows e Mac si sono sempre dati filo da torcere. Il secondo è completamente incompatibile con il primo, anche se nell’era Intel qualcuno ha provato a portare avanti qualche esperimento ibrido, per vedere il primo girare sul secondo invece esistono diversi trucchetti.

Oltre al classico Boot Camp, grazie al quale è possibile installare Windows senza compromessi, e alle solite macchine virtuali, esiste WINE, programma underground ma neppure troppo, capace di far girare alcune app .exe all’interno di macOS. Soltanto alcune poiché non si tratta di un emulatore, né una piccola virtual machine, riesce però ad avere la compatibilità con molti prodotti. Ora, con l’uscita della versione 2.0, WINE promette di far girare non solo un numero maggiore di applicazioni, ma anche app a 64-bit sui Mac a 64-Bit. Lo stesso discorso vale ovviamente per Linux, piattaforma su cui WINE era stato inizialmente progettato a inizi anni ’90.

Più precisamente la versione 1.0 è stata lanciata nel 1993, raggiungere la versione 2.0 nel 2017 significa aver maturato davvero molta esperienza nel corso degli anni. Tradotto in termini materiali significa circa 6.600 piccole modifiche all’app originale, oltre al support per le app a 64-bit, suite di Microsoft Office 2013 compresa. L’annuncio della nuova versione stabile è stato dato direttamente dal sito ufficiale di WINE, dove trovate anche tutto il changelog completo e i file per eseguire il programma su Mac e Linux.