Zuckerberg: alcune tecnologie sono preoccupanti, ma non Facebook

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Nella giornata di ieri, l’amministratore delegato e fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, ha tenuto il discorso di chiusura dell’anno accademico ad Harvard, che come accaduto già in passato per i suoi illustri colleghi, è stata l’occasione per fare il punto sullo stato del mercato hi-tech.

Zuckerberg, senza mezzi termini, ha affermato che ritiene che il progresso tecnologico nel suo complesso rappresenta una minaccia per lo stile di vita di molte persone, ma ci sono alcune tecnologie, come Facebook, che hanno contribuito a cambiare in meglio la vita della gente. Un cambiamento che, purtroppo, molte persone anziane non hanno potuto tastare con mano.
Oggi la tecnologia e l’automazione stanno eliminando molti posti di lavoro. E’ anche diminuito il senso di appartenenza ad una comunità. Ci sono un sacco di persone che si sentono scollegate e depresse, e stanno cercando di colmare un vuoto nella loro vita” ha affermato Zuckerberg nel discorso.
Osservazioni che fanno eco a quelle di molti capi di governo ed uomini d’affare, che sono alle prese con la prospettiva che i robot possano portare al licenziamento di milioni di persona. L’Unione Europea, infatti, sta prendendo in considerazione l’entrata in vigore di un’imposta sull’utilizzo delle macchine e robot sulle catene di montaggio.
Zuckerberg però ritiene che non tutte le tecnologie siano minacciose, soprattutto il più grande social network al mondo. “Facebook ha il solo obiettivo di collegare le persone, ed è stato il suo scopo sin dai primi istanti” ha affermato il giovane programmatore, che ha ricordato la creazione del social network avvenuta proprio nel dormitorio di Harvard.