Anteprima Google Nexus 9

Design minimal e SoC Tegra K1 a 64 bit: ecco il nuovo Nexus 9.

Anteprima Google Nexus 9
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Dopo settimane di rumor, immagini rubate e presunte schede tecniche, Google ha finalmente tolto il velo dal Nexus 9. La presentazione è avvenuta nel classico stile sobrio di Big G, nonostante la grossa portata degli annunci, che hanno di fatto delineato la strategia di mercato del colosso del web per il prossimo anno. A conferma delle indiscrezioni emerse precedentemente, il nuovo tablet marchiato Google è prodotto da HTC, una società che come vedremo successivamente punta molto sull'aspetto estetico dei propri dispositivi, i quali negli ultimi anni hanno riscosso molto successo sul mercato. Il ritorno dei taiwanesi nel mercato dei tablet tuttavia è una novità, a qualche anno di distanza dal rilascio dall'ultimo prodotto.

Design: si nota subito l'impronta HTC

Guardando le foto del Nexus 9 si nota subito l'impronta di HTC. Il corpo del tablet è infatti in alluminio spazzolato e non in policarbonato, una scelta che ha avuto un impatto importante anche sul prezzo del tablet, che è stato subito criticato da molti in quanto ritenuto troppo elevato. Lo schermo, da 8,9 pollici IPS LCD, ha una risoluzione di 2048x1536 pixel e girerà ad una densità di pixel pari a 288ppi, quanto basta per non vedere i pixel, ad un aspect ratio di 4:3, lo stesso dei tablet concorrenti, come l'iPad Air.
Nella parte anteriore troviamo anche due altoparlanti BoomSound, che forniscono sempre ottime prestazioni e sono ormai diventati un marchio di fabbrica per HTC.

Il tablet è spesso solo 7,9 millimetri, mentre il peso varia a seconda delle versioni: quella WiFi peserà solo 425 grammi, leggermente in meno del modello LTE (436 grammi); le dimensioni sono invece di 226,3x151,9x7,9 millimetri. Nei negozi gli utenti troveranno tre colorazioni: Indigo Black, Lunar White, e Sand.
Il dispositivo è molto elegante e bello da vedere, un'unica critica la si può muovere alle cornici che circondano lo schermo, che potevano essere assottigliate per rendere il tablet più “leggero” da vedere ed allo stesso tempo mettere in primo piano il grosso schermo. Non si registrano invece novità a livello di disposizione dei pulsanti: gli unici saranno quelli posti nella parte destra della scocca, che permetteranno agli utenti di accendere e bloccare il dispositivo e, ovviamente, regolare il volume.
Il comparto fotografico è composto da una fotocamera posteriore da 8 megapixel, con auto-focus, flash LED e sensore con apertura f/2.4. La lente frontale invece è da solo 1,6 megapixel, in contro tendenza rispetto al trend attuale.

Powered by Nvidia Tegra K1

Il Nexus 9 non passerà alla storia solo per essere il primo ad includere Android Lollipop - di cui parleremo successivamente -, ma anche perché include il potentissimo chip Tegra K1 di Nvidia. E' senza dubbio questo uno dei punti di forza del tablet targato Google: la CPU a 64-bit, infatti, sarà oro colato per tutti gli utenti che amano giocare in mobilità dal tablet, ma anche per coloro i quali sono soliti utilizzare contemporaneamente più applicazioni (anche molto esose in termini di consumo di risorse).
Il chip è stato presentato nel mese di Agosto da Nvidia ed è progettato appositamente per il segmento Android. Originariamente conosciuto con il nome in codice Denver, il processore offre prestazioni superiori a quelle di alcune CPU di fascia bassa per PC, consumando anche molta meno energia.
Oltre alla CPU dual-core da 2,3 Ghz, il tablet è dotato di 2 gigabyte di RAM e di una GPU Kepler DX1.
Come detto in precedenza, anche dal punto di vista energetico il Nexus 9 è un dispositivo molto efficiente: la batteria, da 6700 mAh non rimovibile, è in grado di garantire un'autonomia di 9 ore, almeno secondo le specifiche ufficiali.

Android Lollipop

Dopo averlo mostrato per la prima volta in occasione dell'I/O 2014, Google ha finalmente svelato il nome completo della quinta versione del proprio sistema operativo mobile, che si chiamerà Android Lollipop e debutterà proprio sul Nexus 9.
Si tratta di un aggiornamento molto importante, che introduce novità sia a livello di funzioni che di sicurezza, passando ovviamente per il design.
E' proprio questo il cambiamento più profondo: l'interfaccia grafica di Android Lollipop la conosciamo ormai tutti, visto che ci è stata mostrata più volte. Battezzata Material Design, si tratta di una UI dalle linee piatte, ormai di moda, ma composta anche da colori eleganti e pochi contrasti.
Modifiche in arrivo anche per le notifiche, che sono state rese più intuitive e permettono agli utenti di rifiutare e rispondere alle chiamate senza dover necessariamente interrompere le altre attività, il tutto tramite dei popup.
Android Lollipop è anche più sicuro rispetto ai predecessori: innanzitutto gli utenti saranno in grado di controllare e bloccare da remoto gli smartphone rubati, che a loro volta non potranno essere ripristinati dai malviventi, in quanto nel momento del reset saranno richiesti i dati dell'account Google associato. Sempre dal punto di vista della sicurezza, è stata anche migliorata la crittografia dei dati, e sarà possibile associare ai dispositivi un device con NFC per effettuare lo sblocco.

Lollipop apporta miglioramenti anche alla modalità multi-utente. Tramite il Multi User è possibile creare più profili sullo stesso cellulare o tablet, al fine di limitare l'accesso ai dati personali ed alle applicazioni.
In termini di utilizzo, premendo due volte sulla barra di stato sarà possibile accedere alle impostazioni più utilizzate ed importanti, ma è stata anche migliorata la ricezione dei dati tramite il modulo Bluetooth, che assorbirà meno energia, mentre la sicurezza delle connessioni WiFi è stata incrementata ulteriormente. La nuova funzione Risparmio Energia, quando attivata, garantirà un'ora e mezza di autonomia aggiuntiva. L'assistente vocale Google Now potrà inoltre essere attivato anche quando è spento lo schermo, semplicemente pronunciando le parole magiche “Ok Google”.
Queste sono le novità che fanno parte del front end, ma Google ha lavorato anche sul back end, vale a dire quella parte del sistema operativo non visibile ma che riveste un ruolo fondamentale. Android Lollipop, grazie alla modalità ART attiva di default, garantirà prestazioni molto più veloci rispetto alle precedenti versioni, ma è anche stata migliorata la riproduzione di file audio e video ed aggiunto il supporto a microfono ed altoparlanti esterni, collegabili tramite l'apposito ingresso microUSB.
E' stato inoltre aggiunto il supporto alle OpenGL ES 3.1, le nuove librerie grafiche che miglioreranno la resa visiva delle varie applicazioni.

Google Nexus 9 Il Nexus 9 fa segnare il ritorno di HTC nel settore dei tablet. Il comparto hardware del dispositivo è destinato ad essere un riferimento per i prodotti che saranno disponibili sul mercato nei prossimi mesi: speriamo solo che le prestazioni del Tegra K1 vengano sfruttate dagli sviluppatori di videogiochi per le piattaforme mobile. Probabilmente però si poteva lavorare meglio sullo schermo: un display QHD avrebbe sicuramente reso più appetibile un dispositivo che, di per se, già lo è. I prezzi (399€ per la versione da 16 gigabyte, 489€ per quella da 32 gigabyte e 569€ per quella da 32 Gb LTE) non sono certo popolari. Resta il fatto che il Nexus 9 è un dispositivo fatto per durare, grazie agli aggiornamenti costanti e all'hardware all'altezza.