Anteprima HTC J Butterfly

HTC lancia in Asia un top di gamma alternativo all'M9, ovvero la terza incarnazione della linea Butterfly, con SoC Snapdragon 810, schermo QHD e scocca impermeabile e resistente alla polvere.

Anteprima HTC J Butterfly
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Nonostante la presentazione del One M9 da parte di HTC, ancora non è chiara la strategia che l'azienda taiwanese intende mettere in atto per l'anno in corso. Facciamo un breve riassunto: siamo a marzo, quando al Mobile World Congress 2015, il produttore presenta il successore del fortunato M8, definito dalla stessa HTC come il top di gamma per il 2015. Definizione che viene subito mandata all'aria qualche settimana dopo, quando vede la luce il One M9 Plus, un dispositivo con diverse caratteristiche superiori al gemello ma indirizzato ai mercati asiatici. Già questo provoca molta confusione tra i potenziali clienti, molti dei quali non sanno se aspettare l'eventuale approdo del modello Plus in Europa oppure se procedere all'acquisto dell'M9.
Come se non bastasse, alla gamma si aggiunge un altro cellulare, l'HTC J Butterfly, anche noto come Butterfly 3, che possiede una scheda tecnica ancora migliore del gemello. In questo modo, nel giro di tre mesi, HTC ha presentato tre modelli, tutti e tre top di gamma, una strategia quanto meno discutibile alla luce dei prezzi ma anche della situazione del mercato, già ricchissimo di alternative. Il tentativo, appare chiaro, è quello di tappare il buco che si è venuto a creare con la concorrenza, il problema però è che gli equilibri, attualmente, complice anche la difficile situazione economica, vengono spostati anche dai modelli di fascia bassa e non solo dai top di gamma.

Caratteristiche tecniche

Messe da parte le critiche, andiamo ad analizzare il cellulare vero e proprio. J Butterfly è caratterizzato dalla presenza di un pannello da 5,2 pollici Quad HD, con risoluzione di 2560x1440 pixel, mentre sotto la scocca (in alluminio) troviamo il tanto chiacchierato e criticato processore di Qualcomm, lo Snapdragon 810 octa-core a 64 bit, accompagnato da ben 3 gigabyte di RAM e memoria flash da 32 gigabyte, espandibile tramite microSD fino ad addirittura 200 gigabyte.

Importanti novità in arrivo anche per il comparto fotografico. Anche nel J Butterfly, HTC manda in pensione gli Ultrapixel, e monta un sensore posteriore da 20,2 megapixel con doppia ottica Duo Camera, mentre nella parte anteriore trova spazio una camera da 13 megapixel. Quest'ultima è pressoché identica a quella del Desire Eye e, come prevedibile, è una fotocamera rivolta principalmente a coloro che sono soliti scattare selfie, da condividere poi sui social network.
Per quanto riguarda il comparto connettività, non segnaliamo novità di rilievo, lo Snapdragon 810 infatti include il supporto Wi-Fi 802.11ac, Bluetooth 4.1, GPS, NFC, LTE Advanced e WiMAX. La batteria resta da 2.700 mAh, ma la funzione Quick Charge garantirà una ricarica molto più veloce, anche se il produttore non ha svelato quanti mAh sia in grado di caricare ed in quanti minuti.
HTC J Butterfly ha ottenuto le certificazioni IPX5/IPX7, che lo rendono resistente all'immersione temporanea in acqua e alla polvere.
La scheda tecnica è completata dagli ormai immancabili altoparlanti BoomSound, che si apprestano ad essere una delle feature più apprezzate anche in questo dispositivo, dopo essere stati a lungo lodati nei predecessori in quanto in grado di garantire un suono pulito e chiaro.
Inutile dire che a livello software troviamo Android 5.0 Lollipop con la settima versione dell'interfaccia Sense. Almeno inizialmente, J Butterfly sarà un'esclusiva del mercato locale, ed HTC non ha svelato né quando e né sé arriverà nel Vecchio Continente. Visto che le precedenti varianti non sono mai arrivate nei mercati occidentali, sembra difficile che HTC porti questo nuovo, interessante, modello in Europa.

HTC J Butterfly Concludiamo questa nostra analisi del J Butterfly con una domanda: era necessario presentare tre dispositivi top di gamma in due mesi? Probabilmente no. La strategia messa a punto da Sony ci ha ampiamente dimostrato che non è la quantità di dispositivi che fa la differenza sul mercato, ma l'abilità di stare al passo con i tempi e di mettere a disposizione degli utenti smartphone in grado di soddisfarne le esigenze. HTC probabilmente avrebbe fatto meglio a presentare un solo top di gamma, unendo le caratteristiche distintive dei tre modelli in un solo device, che avrebbe certamente avuto più chance di convincere il pubblico.

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