Anteprima HTC One M9

Il nuovo HTC One M9 offre una CPU Snapdragon 810 e ben 3 GB di RAM, che uniti allo schermo Full HD regalano un'esperienza d'uso sempre fluida, grazie anche all’interfaccia Sense.

Anteprima HTC One M9
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L’importanza della serie One nella gamma di prodotti HTC non ha eguali. A differenza di quanto è possibile dire di altre aziende (come Samsung ed LG ), si può affermare, con buona approssimazione, che One è HTC e HTC è One, almeno per quanto riguarda il comparto smartphone. Partendo da questa considerazione, risulta più facile dare un senso alla strategia evolutiva messa in campo negli ultimi anni dalla compagnia diretta da Peter Chou. Una strategia partita nel 2013 con M7 e arrivata oggi, con One M9, alla sua terza iterazione. Nel nuovo device presentato al Mobile World Congress, HTC ha deciso di non stravolgere quanto visto nel modello precedente, sia per quanto riguarda il design che il software, nella speranza di creare una nuova icona tecnologica. Qualcosa che nel passare delle stagioni e dei modelli l’utenza possa facilmente riconoscere e recepire, una condotta non dissimile da quella tenuta da alcune case automobilistiche nei confronti dei modelli più diffusi.

Ultrapixel Adieu

Sotto il profilo tecnico, il cambiamento più drastico riguarda sicuramente il comparto fotocamera, nello specifico quella posteriore. Viene infatti abbandonata la criticatissima tecnologia UltraPixel, rea di non aver permesso al predecessore di questo M9 di scattare foto all’altezza, segnando un abisso con il restante comparto hardware. Come dimostrato dalle numerose prove sul campo, la maggior capacità di cattura della luce garantita da questi grandi pixel non è stata in grado di bilanciare la bassa risoluzione, con foto di qualità troppo bassa, in particolare se rapportate al blasone del terminale in questione.
Quindi per M9 HTC ha attuato un taglio netto col passato: nella parte posteriore è installata una fotocamera da 20.7 Megapixels con sensore BSI e flash bicolore (registrazione video 4K @ 30 fps). La tecnologia UltraPixel viene invece riciclata nella parte frontale, dove M9 monta una camera da 4 Megapixels con obiettivo grandangolare. Una configurazione che, a detta del produttore, dovrebbe garantire selfie di qualità anche in condizioni di luce scarsa.

Fatto salvo il discorso appena concluso sul reparto multimediale, le tech specs del nuovo One appaiono come un fisiologico upgrade del modello 2014. Il SoC passa dallo Snapdragon 801 alla versione 810 (Quad-core 1.5 GHz Cortex-A53 & Quad-core 2 GHz Cortex-A57, con GPU Adreno 430), sicuramente un processore allo stato dell’arte; discorso che valeva del resto anche per l’801 un anno fa. L’adozione di tale processore comporta la presenza del supporto alle reti LTE cat. 6 (capaci di una velocità massima di 300 Mb/s in download e 50 MB/s in upload), Bluetooth 4.1 e Wi-Fi a/b/g/n/ac. Oltre a questo troviamo una porta infrarossi per comandare apparati elettronici, l’NFC e una porta micro USB 2.0 con MHL.
La RAM passa da 2 a 3 GB, allineandosi alla memoria di sistema offerta dalla concorrenza. Aumentano anche la memoria interna, questa volta disponibile nel solo taglio da 32 GB (sempre espandibili con micro SD fino a 128 GB), e la batteria, che arriva a 2840 mAh.
Interessante anche l’integrazione della codifica Dolby Digital a 5.1 canali nelle casse frontali BoomSound, una prima assoluta per questo tipo di dispositivo. Venendo alle note dolenti, più di un appassionato ha storto il naso per il display adottato da questo M9, dettaglio non a caso poco enfatizzato nella presentazione. Si tratta di un’unita da 5 pollici con la medesima risoluzione adottata sull’ M8 (Full HD 1920x1080), basato su tecnologia Super Clear LCD 3. Nonostante il display di M8 risulti a conti fatti uno dei migliori sul mercato, era lecito aspettarsi un passo in avanti, soprattutto dopo che risoluzioni superiori sono state sdoganate dalla concorrenza, in alcuni casi già sui flagship dello scorso anno. Una scelta particolarmente conservativa, che lascia un leggero sapore di massimizzazione degli utili, visto anche il prezzo salato con cui M9 arriverà sul mercato.

M 8.1

Se dal punto di vista tecnico le innovazioni ci sono state, analizzando invece l’aspetto estetico non possiamo che constatare di trovarci di fronte ad una rivisitazione. La cifra stilistica di One rimane invariata nelle forme e nei volumi e l’unica vera novità è quantificabile in una diversa lavorazione della scocca unibody posteriore. Mentre su One M8 su tutta la superficie veniva praticata la stessa particolare spazzolatura (una lavorazione davvero eccezionale, particolarmente apprezzabile nella colorazione Gunmetal Grey), per il modello 2015 HTC ha optato per una diversa finitura per cornice esterna e cover posteriore. Sul retro è stata mantenuta la medesima spazzolatura, mentre la parte esterna è rifinita a specchio e colorata con una tonalità leggermente diversa, un effetto definito dalla casa dual tone. Un gradiente di colori e riflessi che appare piacevole e regala una percezione del dispositivo vagamente diversa, se osservato con occhio attento. Nonostante le numerose critiche ricevute inoltre, i tasti di navigazione restano a schermo, con la riproposizione del vessato fascione che riporta il logo della OEM.

In definitiva, HTC ha scelto un design fin troppo familiare, che rientra nel discorso di creazione di un’icona affrontato nelle prime righe di questo articolo. Nessun azzardo nemmeno per quanto riguarda il software; a bordo troveremo la nuova Sense 7.0 (prevista anche su M8 ed M7) ed Android 5.0.2. Le novità più significative riguardano proprio l’interfaccia utente proprietaria di HTC, che ora supporta una disposizione delle icone contestuale al luogo in cui ci troviamo e un sistema di temi, generabili a partire da una qualsiasi immagine. Ad integrazione del restyling del settore multimediale, troviamo una nuova galleria in grado di visualizzare le foto dei principali servizi di Cloud, in modo da gestire da un singolo hub tutte le foto scattate dal dispositivo, a prescindere dalla posizione nella quale vengano salvate.

HTC One M9 Con One M9, HTC decide di mietere quanto di buono seminato con M8, limando alcuni dei difetti più evidenti portati in dote dal modello dello scorso anno. Un strategia conservativa che rischia di essere un’arma a doppio taglio: se infatti chi già possiede un prodotto della gamma One si troverà a suo agio con in mano il nuovo M9, le innovazioni inserite col contagocce, sopratutto a livello estetico, rischiano di frenare l’utenza nel passaggio al nuovo modello o in generale nell’acquisto di M9 a scapito di M8 (che a questo punto rimane disponibile ad un prezzo ampiamente inferiore). Il prezzo di listino del nuovo arrivato è di 749 €, mentre il precedente modello arrivava a 729€ al lancio. Tutte questioni che spengono un po’ l’entusiasmo attorno al nuovo flagship HTC, la cui riuscita dipenderà dall’effettiva risoluzione dei problemi legati alla fotocamera e ad un marketing finalmente capace di spingere il prodotto, sia dal punto di vista della visibilità che del posizionamento nei negozi.