Anteprima HTC Vive e Grip

Indossabili e realtà virtuale: HTC entra in nuove categorie di prodotto.

Anteprima HTC Vive e Grip
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Durante la conferenza tenutasi lo scorso due Marzo all’interno Mobile World Congress, HTC ha manifestato l’intenzione di recuperare una posizione centrale nel mondo dell’elettronica di consumo. Oltre alla conferma di One M9 infatti, la casa taiwanese ha presentato due device completamente nuovi, che mirano ad allargare il campo di interesse di un’azienda in piena fase di ripresa economica e ispirazione innovativa. Nella fattispecie i due nuovi prodotti sono HTC Grip, un fitness tracker/smartband e HTC Vive, un visore per realtà virtuale. Entrambi sono sviluppati in collaborazione con due importanti società dei rispettivi settori, ovvero Under Armour e Valve. Analizziamo quindi nel dettaglio queste due new entry (attese solo in parte), sulla scorta delle prime informazioni dettagliate rilasciate negli ultimi giorni.

HTC Grip

Come accennato nell’introduzione, Grip è un fitness tracker/smartband, primo dispositivo di questo genere realizzato dalla OEM. È bene specificare che tra le due anime di questo prodotto, la più spiccata è sicuramente quella legata all’utilizzo sportivo. Non a caso il weareable di HTC è stato sviluppato in collaborazione con Under Armour, gigante del settore dell’abbigliamento sportivo. Proprio grazie a questa joint venture, il dispositivo è stato inserito nell’Under Armour Record System, una banca dati in grado di raccogliere ed elaborare le informazioni biometriche provenienti da Grip (ed altri dispositivi compatibili), svolgendo una funzione simile a quella di un personal trainer. Il sistema, analizzando il nostro storico, può suggerirci correttivi sull’allenamento e l’alimentazione, atti a migliorare la qualità dei nostri allenamenti e più in generale del nostro stile di vita.
Dal punto di vista tecnico, il device HTC si presenta come una sorta di bracciale leggermente flessibile, rivestito in gomma (disponibile, da quanto visto finora, nei colori verde e grigio), resistente ad acqua e polvere (IP 57) e dotato di uno schermo flessibile, realizzato con tecnologia OLED passiva.
L’interazione avviene tramite un touchscreen capacitivo mentre per monitorare il nostro allenamento Grip si serve di 5 sensori tra cui GPS e bussola (assente il cardiofrequenzimetro). Nonostante la smartband sia in grado di funzionare in combinazione con terminali Android ed iOS, il produttore ha tenuto ha precisare la natura standalone di Grip, utilizzabile in maniera del tutto autonoma, almeno per quanto riguarda le funzioni di fitness tracking. Fra queste troviamo un contapassi, un misuratore della distanza percorsa e un conta calorie, mentre altre verranno introdotte in seguito, visto che il software mostrato sino ad ora non è in versione definitiva. Grip può anche svolgere il ruolo di sveglia, calendario e fornire informazioni meteo sulla posizione attuale.

Per quanto riguarda le funzioni legate all’eventuale pairing con uno smartphone (che avviene tramite bluetooth), Grip è in grado di effettuare il mirroring delle notifiche provenienti dalle principali applicazioni e rispondere eventualmente alle stesse con repliche preimpostate. Oltre a questo troviamo anche il controllo remoto del lettore musicale, una feature particolarmente utile per i numerosi sportivi soliti allenarsi ascoltando la musica dal proprio telefono. L’autonomia dichiarata dalla casa è di 5 ore con GPS attivo, e si estende a due giorni e mezzo disattivando i sensori di localizzazione. Un risultato dovuto ad una batteria da soli 100 mAh, selezionata per contenere il peso di un prodotto pensato per un uso non continuativo. Grip sarà disponibile in tre misure a partire dalla prossima primavera, al momento solo negli Stati Uniti.

HTC Vive

Se il wearable di HTC era nell’aria, la presentazione di Vive è stata un’assoluta sorpresa. Detto in parole povere, Vive è un visore per realtà virtuale, un concorrente diretto di Oculus Rift per intenderci. Un “schermo” pensato per immergerci completamente in situazioni create interamente da elaborazione elettronica. Dietro a questo progetto, oltre ad HTC stessa, troviamo Valve, che ha realizzato tra gli altri la serie Half-Life e soprattutto è il Deus ex machina di Steam, il più importante store videoludico del panorama PC. Un fattore che connota il dispositivo HTC come fortemente indirizzato al gaming.
Dal punto di vista costruttivo, Vive non si discosta molto dalla fattezze di altri visori già presentati, ma appare essenzialmente più voluminoso. Realizzato in plastica opaca di colore grigio scuro, la parte frontale è costellata di piccoli sensori: si tratta di recettori di luce che fanno parte di un sofisticato ed innovativo sistema di motion tracking. All’interno sono collocati due schermi separati, ognuno con risoluzione di 1200 x 1080 pixel, con un refresh rate di 90 Hz.

Nella parte superiore troviamo ben 3 porte di comunicazione; si tratta di due USB (una standard 2.0 ed una 3.0) e una HDMI. La cosa che differenzia profondamente Vive dai concorrenti è che esso funziona in abbinamento a due stazioni base SteamVR , che grazie alla tecnologia laser ed ai sensori posti nella zona frontale sopra citati, sono in grado tracciare la nostra posizione all’interno dell’ambiente. Una feature definita room scale experience. A questo si unisce anche il motion tracking delle braccia, che avviene tramite due controller posti nelle mani dell’utente, che si basano sul medesimo sistema laser visto per il visore.
L’intero pacchetto dovrebbe fornire un’esperienza di realtà virtuale completa come mai si era vista finora, in grado di garantire, grazie al tracking del movimento della testa, della posizione e dello spostamento delle braccia, un’interazione del tutto nuova con l’ambiente virtuale proposto.

HTC Vive Dopo la presentazione di One M9, un prodotto destinato a consolidare più che ad innovare, HTC ha voluto stupire con due novità davvero interessanti. Se Grip era tutto sommato atteso e si rivolge ad un pubblico specifico, con Vive i taiwanesi hanno spiazzato più di un addetto ai lavori. Il fitness tracker, da quanto visto fino adesso, sembra essere un device simile ad altri già in commercio, capace di svolgere adeguatamente il compito altamente specializzato per cui è stato progettato. L’entusiasmo quindi investe completamente Vive, un visore gaming orienthed davvero innovativo, che inserisce in un solo colpo position e motion control. Due caratteristiche su cui la concorrenza è al lavoro da diverso tempo. Nonostante le ottime premesse, come già detto per altri dispositivi dello stesso tipo, considerazioni legate all'effettiva validità dell’esperienza e allo stress di utilizzo rimangono incognite riscontrabili solo a seguito di un’approfondita prova su strada.